I° Comunicato stampa "associazione RETE ITALIANA DISABILI APS"
RETE ITALIANA DISABILI un’associazione no profit. Ci siamo voluti chiamare Rete Italiana Disabili perché siamo una formazione sociale collettiva, perché agiamo per il fine dei partecipanti perché diamo valore al gruppo, alle persone che ne fanno parte.
Cosa facciamo?
Diamo “VOCE” a tutti i disabili della R.I.D. insieme alle loro associazioni, che vogliono esercitare i loro diritti. Quei diritti che sino ad oggi sono stati messi in un angolo ad attendere invano una concretizzazione effettiva. Per troppo tempo e con false speranze, abbiamo sperato in un miglioramento. La nostra condizione di diversamente abile trova, quotidianamente, difficoltà personali, dettate non solo da sofferenze fisiche e mentali ma, anche da ostacoli posti dalla nostra società, dalle Istituzioni. Noi vogliamo fare, non promettere. E’ arrivato il momento di dire NO!
Un Paese veramente civile, dunque democratico, giusto ,deve dare le stesse possibilità e opportunità a tutti i suoi cittadini e cittadine. Deve offrire a chi è più svantaggiato tutti quegli aiuti e servizi all'occorrenza differenziati, per i bisogni della specificità del singolo handicap necessari , per
giungere a una reale inclusione e integrazione nella comunità
La nostra associazione ha messo in campo degli strumenti reali per tutti gli associati. Da convenzioni a sconti nei nostri circuiti. Da assistenza legale ad assistenza sanitaria, sono molti i progetti che realizzeremo assieme.
Cosa chiediamo?
L’iscrizione al sito-GRATIS-per essere aggiornati,
Ha un costo tesserarsi?
il tesseramento da parte di coloro che credono nella RETE ITALIANA DISABILI. Sì, il tesseramento prevede un contributo annuo di 10 Euro da gennaio 2021 che danno numerosi vantaggi. Da sconti riservati ai soci a aiuti reali, tangibili. Pochi euro per tanti progetti. Insieme possiamo diventare una grande forza… La tessera di socio è un elemento fondamentale per rappresentarlo ed esserne rappresentati. L’unione fa la forza e noi, grazie al tesseramento, siamo forti.
Il Presidente
Domenico Sommella
Il bonus elettrico è fruibile da tutte le persone affette da grave malattia o dai soggetti con fornitura elettrica presso cui viva un soggetto gravemente malato e costretto a utilizzare apparecchiature elettromedicali necessarie per il mantenimento in vita. Si precisa che il bonus per disagio fisico può essere cumulato con il bonus per disagio economico in caso di possesso dei requisiti. Le apparecchiature sopraccitate sono elencate nel Decreto del Ministero della Salute del 13 gennaio 2011. E sono le seguenti.
Per richiedere e ottenere il bonus elettrico è necessario presentare opportuna domanda. Quest’ultima va presentata presso il Comune di residenza del titolare della fornitura elettrica (se diverso dal malato) o altro ente designato dal Comune; ovviamente andrà utilizzata apposita modulistica, di cui in seguito lasciamo il collegamento. E bisognerà presentare la seguente documentazione.
Inoltre bisognerà conoscere anche il codice POD, che identifichi il punto di consegna dell’energia e che si può trovare sull’ultima bolletta; nonché la potenza impegnata o disponibile della fornitura.
Come precisa l’ARERA, “non è possibile utilizzare altre forme di certificazione delle situazioni invalidanti, quali ad esempio i certificati di invalidità civile”. Inoltre non è richiesta la presentazione dell’Isee.
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